In poche parole: facevamo ginnastica artistica insieme, poi è arrivata la band, l’invito a casa di Lucio Dalla, lo studiolo in Via d’Azeglio, Milano, i treni regionali, Parigi. Ad accompagnarci, decine di canzoni che ci hanno fatto capire chi siamo.

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👩‍🎤 Le nostre canzoni

Stiamo lavorando a Crescere Perdersi, il nostro primo EP in uscita nel 2024. Pubblicarlo sarà come farvi leggere il nostro diario. Sarà una confessione sottovoce su quel gran casino che è crescere, (smettere di) amare, scegliersi. Qui sotto puoi ascoltare in anteprima gli inediti dell’EP al loro stato attuale. Se sei curiosə di ascoltare le canzoni già pubblicate, puoi trovarle nella nostra bio un po’ lunga (ma sincera).

https://soundcloud.com/generatore-tensione/sets/crescere-perdersi/s-r4lqJOWwgvl?si=d7d8d1b5286b4b508744713b2594c6d9&utm_source=clipboard&utm_medium=text&utm_campaign=social_sharing


👔 Una bio da ufficio stampa

Il Generatore di Tensione sono Roberto e Simone, due ragazzi di Bologna che scrivono canzoni fondendo le melodie del cantautorato, la schiettezza dell'indie e un rap che guarda alla poesia orale. Nel 2017 sono stati scoperti da Pressing Line, storica etichetta di Lucio Dalla, con cui hanno lavorato per due anni, pubblicando i loro primi tre singoli. Rapidamente sono passati dalle strade di Bologna ad essere ospiti speciali del Premio dei Premi del MEl e headliner di una serata in Piazza Verdi nella rassegna Bologna Estate. Nel 2021 hanno pubblicato da indipendenti Una canzone per addormentarsi piangendo, raccolta di due brani intimi, nati nello spazio di una camera, che hanno promosso con release party a Bologna e Milano con cui hanno coinvolto più di 400 persone. Ora stanno lavorando a Crescere Perdersi, il loro primo EP, in uscita nel 2024. Con l'EP si spogliano degli orpelli della produzione e vanno dritti al cuore delle canzoni.

Il Generatore di Tensione canta dei propri vent'anni di precarietà e silenzi, semestri all'estero e carezze. Canta di cosa significa crescere, diventare adulti, innamorarsi, scegliere di essere artisti, perdersi e (forse) ritrovarsi.


👁 Una bio un po’ lunga (ma sincera)

Siamo Roberto Comastri e Simone Maria Parazzoli. Ci siamo conosciuti nel settembre 2004, l’anno di Jury Chechi alle Olimpiadi e quello in cui ci siamo entrambi iscritti a ginnastica. Nel 2014 abbiamo iniziato a passare il sabato pomeriggio in saletta a suonare. Avevamo 15 anni e suonavamo tanto i Ramones quanto i Modà.

La saletta un giorno si è allagata e noi ci siamo spostati in centro, dove abbiamo incontrato il nostro primo pubblico. Abbiamo suonato centinaia di volte Wake Me Up e migliaia di volte Oggi Sono Io. Senza sapere bene cosa stesse accadendo, ci siamo trovati a scrivere e cantare le nostre prime canzoni. La prima ad arrivare è stata Giano, che racconta di un ragazzo che sceglie di passare un’estate a lavorare come guardiano di un ponte (Giano bifronte è il dio dei passaggi e dei ponti, di cui veglia entrata ed uscita). È solo dal ponte, metafora dell’incontro tra l’adolescenza e l’incomprensibile età adulta, che Giano può capire sé stesso.

Via degli Orefici, Bologna (2014)

Via degli Orefici, Bologna (2014)

Un contest al b.u.c.o., Bologna (2016)

Un contest al b.u.c.o., Bologna (2016)

Negli anni successivi, abbiamo dato forma — e nome, Il Generatore di Tensione — alla band. Abbiamo scritto tante canzoni e trovato il nostro posto all’intersezione tra cantautorato e rap. Scrivevamo spinti dal bisogno di portare un po’ di ordine nel rumore della nostra adolescenza. In questo periodo, Bologna ci ha cullato. Oltre a darci la Piazza in cui ogni tanto tornavamo a suonare, è dove abbiamo cominciato a fare i primi concerti e i primi contest.

Nel 2017, in un concerto al Bravo Caffè, i nostri brani hanno convinto gli editori di Pressing Line, storica etichetta fondata da Lucio Dalla. Dopo un po’ di incontri, ci hanno offerto un contratto. Abbiamo fatto finta di leggerlo attentamente e poi, esaltatissimi, abbiamo firmato. Da lì sono iniziati mesi di lavoro nello studiolo di Lucio in Via d’Azeglio. Immersi in un ambiente artisticamente molto stimolante, abbiamo imparato tantissimo e prodotto canzoni più mature e a fuoco. In quel periodo, siamo stati invitati ad esibirci su diversi palchi. Abbiamo avuto una serata dedicata a noi in Piazza Verdi durante la rassegna Bologna Estate, siamo stati ospiti al Premio dei Premi del MEI e ci siamo esibiti con Lo Stato Sociale, Arisa, Mirkoeilcane e Marco Masini a casa di Lucio Dalla.

Nel 2019 è uscito il nostro primo singolo Parole sterili, una canzone sull’incomunicabilità, sul muro che ci separa e ci impedisce di essere autentici, accompagnato da un videoclip che ha superato le 25k visualizzazioni diretto da ONN Creators. Qualche mese dopo abbiamo pubblicato la versione live sui Colli di Codardo, un pezzo su quanto sia difficile e meraviglioso imparare a innamorarsi a 18 anni (la potete trovare su Spotify, sugli altri distributori e su YouTube).

https://open.spotify.com/embed/track/7KWeYzUqwdR6GZLTCyo1xq?utm_source=generator